Fotovoltaico: il tetto ideale

Bastano 8 metri quadri di pannelli per ogni KW

Quanto spazio necessita un impianto Fotovoltaico? Il tetto è abbastanza grande per un’eventuale installazione? Ecco una bella domanda a cui oggi cercheremo di dare una risposta.

In genere possiamo dire che la soluzione migliore ovvero, per così dire, il “tetto ideale” ha un’esposizione a sud libera da ombreggiature derivanti da edifici, infrastrutture, alberi o altri rilievi; anche altre esposizioni non troppo distanti da questa possono andare bene anche se con un minor rendimento dell’impianto (circa il 20-25%). La migliore inclinazione dei pannelli va dai 32° di Siracusa ai 38° di Bolzano e se necessario si utilizzano specifici supporti per orientarli al meglio.  La superficie necessaria dipende dalla capacitĂ  dell’impianto; in genere servono circa 8 mq per ogni KW di potenza installato, che arrivano a 10-12 mq in caso di tetto piano, per garantire la giusta distanza tra i pannelli inclinati verso il sole.

Si tratta tuttavia di un’indicazione generale. Per questo consigliamo sempre e comunque di usufruire del Sopralluogo Gratuito al fine di attuare una valutazione certamente piĂą corretta e “su misura” per ogni abitazione.

 

I principali componenti di un impianto fotovoltaico sono i moduli fotovoltaici (pannelli) che producono la corrente continua, gli inverter che ne operano la trasformazione in corrente alternata utilizzabile dai carichi domestici ed opzionalmente le batterie d’accumulo. L’energia prodotta e quella consumata o accumulata possono essere misurate con un sistema di monitoraggio che permette anche di segnalare malfunzionamenti o anomalie (pannelli che si sporcano, nuove zone d’ombra, …) dando la possibilità di intervenire.

Il sistema di monitoraggio può essere più o meno sofisticato: nel caso di impianti residenziali è in genere integrato nell’inverter e si limita a fornire i dati di produzione con visualizzazione locale o via app su smartphone, ma iniziano ad essere presenti sul mercato anche soluzioni più complete che permettono di avere in tempo reale non solo l’andamento della produzione, in funzione delle condizioni meteo, ma anche la quantità di energia scambiata con la rete, l’energia autoconsumata e quella accumulata, nonché il risparmio di CO2 correlato all’impianto.

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