Fotovoltaico: con i sistemi di accumulo aumenta la convenienza

Fotovoltaico, con i sistemi di accumulo aumenta la convenienza: la quota eccedente di energia prodotta non viene ceduta alla rete ma immagazzinata. E l’impianto si autoalimenta!

Nei sistemi dotati di accumulo, considerati la nuova frontiera del fotovoltaico domestico, la quota eccedente di energia prodotta non viene ceduta alla rete ma immagazzinata in loco: ciò consente all’impianto di autoalimentarsi riducendo al minimo i prelievi dalla rete.

A conferma dell’interesse per i sistemi di accumulo va registrato il boom di prenotazioni della nuova batteria domestica Powerwall di Tesla, disponibile in Italia a fine 2015.

Due le versioni, da 7 o da 10 kWh, entrambe modulabili in base ai consumi domestici.

Nell’attesa, il mercato è in costante aggiornamento: Bosch ha recentemente lanciato le batterie BPT-S_5_Hybrid che gestiscono i flussi in base a un sistema di energy management intelligente. Panasonic ha risposto con un sistema compatto monofase AC con batterie agli ioni di litio in grado di far fronte a improvvise interruzioni di corrente dalla rete pubblica grazie alla funzione di alimentazione d’emergenza mentre Fiamm tra le soluzioni per il residenziale dispone di una “all in one” in grado di supportare impianti nuovi o già esistenti.

 
Per chi già possiede un fotovoltaico senza accumulo, da gennaio 2015 il Gestore dei Servizi Energetici (Gse) consente di installare i moduli di storage su impianti già incentivati e/o che beneficiano dei prezzi minimi garantiti, fatto salvo il caso di impianti fotovoltaici fino a 20 kW in modalità scambio sul posto che accedono agli incentivi contenuti nei decreti interministeriali 28 luglio 2005 e 6 febbraio 2006 per i quali l’installazione dei moduli di storage non è compatibile. Per questi impianti, le chance di risparmio sono legate alla modifica delle proprie abitudini in casa: usare gli elettrodomestici nelle ore di massimo irraggiamento solare e affiancare al fotovoltaico pompe di calore e pannelli radianti a pavimento consente di innalzare la quota di autoconsumo dal 30% al 45-48%.

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